lunedì 14 giugno 2010

La vetrata

Esiste ma non si vede. È una vetrata virtuale che serve a separare due mondi reali. Da un lato ci sono i furbetti membri della casta, con familiari viziati, amici degli amici, amanti, nani, ballerine e trote padane. Dall'altra vivono gli italiani onesti e laboriosi, una maggioranza che fatica ogni giorno per portare la pagnotta a casa.
Il film di fantascienza "Gattaca - La porta dell'Universo" del 1997 è centrato sulle nuove lotte di classe in base al codice genetico. Alcuni esseri umani vengono fatti nascere con un codice quasi perfetto, selezionato prima della fecondazione su di un gruppo di cellule embrionali. Lo scopo è di conoscere in anticipo le future condizioni fisiche, di salute e i caratteri ereditari dei nascituri. Un rigido metodo scientifico per generare uomini senza imperfezioni da destinare ai posti di responsabilità.
Altri nascono in maniera naturale per volontà dei genitori, ma vengono catalogati come "non validi", spesso risultano imperfetti e di intelletto non raffinato, svolgono i lavori più umili. È il caso del protagonista che poi riesce a modificare il suo destino. In questo ipotetico futuro i migliori, i geneticamente perfetti, rappresentano la casta e occupano tutti i posti di potere. Gli uomini "non validi" restano fuori dal sistema, sono gli ultimi.
Nell'Italia di oggi accade perfettamente il contrario. Spesso i peggiori italiani, incapaci, arroganti e violenti, sono al comando e separati da una robusta vetrata per ora virtuale dagli italiani perbene e capaci. Una vetrata che in qualche modo deve essere spaccata per riequilibrare il sistema.



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