giovedì 24 giugno 2010

Dalla cinghia (stretta) al cappio

Gli italiani sono sempre più poveri ma devono sorridere alla vita a denti stretti. La crisi economica colpisce sempre più famiglie anche perché non sono state finora promosse adeguate politiche di rilancio del sistema produttivo italiano. Il governo preferisce occuparsi di altro, come di intercettazioni e di magistratura. È stato detto che i cittadini devono stringere la cinghia, ma a forza di stringere sta diventando un pericoloso cappio. I continui tagli lasciano ai comuni solo due strade: aumento della tassazione a livello locale o taglio di servizi essenziali. Tutto questo mentre si continuano a creare costosi e inutili ministeri, spendere decine e decine di milioni di euro per l'acquisto di nuove auto blu di servizio e in generale a sperperare denaro pubblico per il bene della "cricca". Ci sono tanti italiani, soprattutto anziani e soli, che vivono sulla soglia della povertà ma non rinunciano alla loro dignità e onestà. Patiscono in silenzio la fame, a volte cercano tra i rifiuti dei mercati qualcosa di buono da portare a casa. Sono invisibili. Molti politici e manager, invece, nonostante i lauti stipendi e i tanti benefit di cui godono non sanno resistere alla tentazione di ingozzarsi sempre di più, di esibire in maniera rozza e arrogante tutto il proprio potere. E ci sono casi in cui non riescono a resistere alla tentazione di rubare a qualsiasi costo per pura ingordigia e con la matematica certezza di restare impuniti. Non è cambiato molto rispetto alla cosiddetta Prima Repubblica, ma almeno gli uomini che una volta gestivano il potere in Italia avevano anche un minimo di senso dello Stato.

martedì 22 giugno 2010

Magenta, il Tricolore e la Lega

Il 4 giugno 1859 a Magenta si svolse un episodio chiave della seconda guerra d'indipendenza, una violenta battaglia tra l'esercito franco-piemontese e l'esercito austriaco. Uno scontro che si concluse con la vittoria decisiva del primo schieramento permettendo il trionfale ingresso a Milano di Vittorio Emanuele II e Napoleone III. È stato il primo importante passo in avanti verso l'Unità d’Italia.
Magenta nel 2009 ha celebrato con la consueta rievocazione storica e tanti eventi collaterali il 150° della Battaglia. Nel 2011 la città farà sicuramente la sua parte per celebrare anche il 150° dell’Unità d'Italia. Intanto, nell'ultimo week end di giugno nella tensostruttura di Magenta, in via Giacomo Matteotti, si svolgerà la Festa della Lega Nord Padania, i cui esponenti, dall'ultimo dei dirigenti al grande capo, ogni giorno offendono spesso con toni volgari gli italiani, la nazione, il tricolore, l'inno di Mameli e la Carta costituzionale della Repubblica.
È un momento storico di profonda crisi economica e di identità. In queste situazioni ci sono sempre personaggi di bassa lega e senza scrupoli che cercano di approfittarne per soddisfare a qualsiasi prezzo interessi molto particolari.
A Magenta interverrà anche Umberto Bossi (leader assoluto dell'inesistente Padania e ministro delle Riforme della Repubblica Italiana che salirà sul palco sabato 26 giugno alle 21.30). La città è molto legata al tricolore, per cui i loro antenati hanno più volte combattuto e versato il proprio sangue. Ogni anno nei giorni di rievocazione della Battaglia migliaia di persone, grandi e piccini, lo sventolano e lo espongono con orgoglio dalle finestre delle proprie abitazioni. Chissà cosa pensa la maggioranza dei magentini di chi grugnisce che vorrebbe usare il tricolore per pulirsi il culo.


lunedì 14 giugno 2010

La vetrata

Esiste ma non si vede. È una vetrata virtuale che serve a separare due mondi reali. Da un lato ci sono i furbetti membri della casta, con familiari viziati, amici degli amici, amanti, nani, ballerine e trote padane. Dall'altra vivono gli italiani onesti e laboriosi, una maggioranza che fatica ogni giorno per portare la pagnotta a casa.
Il film di fantascienza "Gattaca - La porta dell'Universo" del 1997 è centrato sulle nuove lotte di classe in base al codice genetico. Alcuni esseri umani vengono fatti nascere con un codice quasi perfetto, selezionato prima della fecondazione su di un gruppo di cellule embrionali. Lo scopo è di conoscere in anticipo le future condizioni fisiche, di salute e i caratteri ereditari dei nascituri. Un rigido metodo scientifico per generare uomini senza imperfezioni da destinare ai posti di responsabilità.
Altri nascono in maniera naturale per volontà dei genitori, ma vengono catalogati come "non validi", spesso risultano imperfetti e di intelletto non raffinato, svolgono i lavori più umili. È il caso del protagonista che poi riesce a modificare il suo destino. In questo ipotetico futuro i migliori, i geneticamente perfetti, rappresentano la casta e occupano tutti i posti di potere. Gli uomini "non validi" restano fuori dal sistema, sono gli ultimi.
Nell'Italia di oggi accade perfettamente il contrario. Spesso i peggiori italiani, incapaci, arroganti e violenti, sono al comando e separati da una robusta vetrata per ora virtuale dagli italiani perbene e capaci. Una vetrata che in qualche modo deve essere spaccata per riequilibrare il sistema.



venerdì 4 giugno 2010

Marea nera in Italia

La marea nera fa paura, avanza e distrugge tutto quello che incontra nel Golfo del Messico come in Italia. Soltanto che nel primo caso si tratta di petrolio, nel secondo della subdola avanzata di un nuovo regime autoritario.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dopo il disastro ecologico nel Golfo del Messico, promette battaglia e annuncia una nuova legge sull'energia pulita, facendo pagare l'inquinamento da Co2 e tagliando gli sconti fiscali alle società petrolifere. Proseguono i tentativi della società BP di bloccare la fuoriuscita di petrolio da un pozzo danneggiato in profondità, ma la macchia nera per ora non si ferma e si allarga a dismisura.
Lo stesso accade in Italia dove, nonostante i tentativi della società civile, del mondo della cultura e dei pochi politici capaci che fanno vera opposizione, non si riesce a fermare l'avanzata della marea nera che sta distruggendo i pilastri della democrazia, violando i principi intoccabili della Carta Costituzionale Repubblicana.
Una marea nera con robuste venature verdi, viscida e puzzolente che avanza sempre più rumorosa per devastare il presente e cancellare il futuro. Una marea alimentata da esseri arroganti e pericolosi, che vogliono instaurare con ogni mezzo un pensiero unico come nei più beceri dei regimi dittatoriali, dove il grande capo decide tutto, cambia le leggi a suo piacimento per tornaconto personale e per quello di pochi amici. Per tutti gli altri italiani è garantita soltanto la libertà di obbedire e adorare, salvo che da qualche parte in qualche modo appaia in loro difesa un Obama italiano capace di formare, coordinare e guidare una vera opposizione per salvare la democrazia.