mercoledì 15 giugno 2011

Il bello delle lucciole

Le cose semplici rallegrano l’anima. Dopo tanti anni durante una passeggiata serale in un’estesa pineta Toscana, a pochi metri dalla spiaggia, ho visto improvvisamente accendersi e muoversi come in una danza tribale migliaia di lucine. Alle spalle il rumore della risacca e davanti lo spettacolo luminoso gratuitamente offerto da madre natura. Non faccio uso di stupefacenti e per un istante mi sono sentito come catturato in una favola dark. Ci mancava solo che dal buio sbucasse all’improvviso Robert Smith per cantare “A forest”. Da tanto tempo non vedevo così tante lucciole, meravigliose, uniche. Vivo nella provincia lombarda dove la lobby del cemento continua a consumare suolo, a distruggere il verde per costruire strade e appartamenti che non servono a nessuno. In questi posti le uniche lucciole sono le puttane sulle strade milanesi o quelle di rango più elevato del bunga bunga finite sui giornali e tv. Altra storia.




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