mercoledì 15 febbraio 2012

Come ti riciclo il pane


Da qualche tempo mi fanno notare l’insostenibile prezzo della pagnotta. Nella provincia di Milano mediamente un chilo di pane costa quattro euro, che per i nostalgici corrispondono alle vecchie otto mila lire. 
Il prezzo sarebbe condizionato dall’aumento del grano e, secondo diverse associazioni di agricoltori, dalle speculazioni internazionali che avrebbero spostato l’attenzione dai mercati finanziari in difficoltà a quelli agricoli. 
Analoghi discorsi si potrebbero fare con altri prodotti di prima necessità, ma giustamente in tanti iniziano a paragonare i panifici a oreficerie. Oggi possiamo affermare che la vita è cara come il pane, un alimento primario che spesso viene sprecato, buttato nel sacco dell’umido. Sarebbe invece più saggio rispolverare antiche abitudini, iniziando a razionalizzare la spesa e a riciclare gli scarti del cibo per risparmiare. 
Il pane non fresco può essere grattugiato o ancora usato per preparare piatti gustosi, come torte, insalate, focacce e polpette. In rete si trovano centinaia di ricette sui possibili ricicli del pane. Ai tempi della crisi bisogna tornare al passato per andare avanti.

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