martedì 14 febbraio 2012

È per sempre


Davide è seduto nel suo banco con lo sguardo perso oltre il vetro della finestra. È distratto perché sta pensando a quello che dovrà fare tra qualche minuto.
Non gli interessa la lezione sui poeti maledetti. Suona la campanella e con i compagni di classe si dirige verso l’uscita. 
Varca il cancello e invece di girare a destra verso casa, tira dritto e aumentando il passo prende il viale principale della città. Ha un appuntamento importante.
Raggiunge la periferia, attraversa il Parco della Memoria fino a imboccare un viale stretto e lungo. Ancora poche decine di metri.
Eccola! È bellissima. Capelli neri e lunghi, occhi blu come il mare. Lei sorride. Lui tira giù lo zaino dalle spalle e lo apre. Prende un grosso bocciolo di rosa e lo pone poco sopra la testa di Angela, poi chiude gli occhi e la bacia sulle labbra. 
Per un attimo sente un calore immenso che gli brucia il cuore e l’anima ma quando riapre gli occhi, prova un senso di profonda solitudine. 
Una sola lacrima gli scende giù lentamente dalla parte sinistra del volto. Sorride e dice: «Amore mio, vorrei che tu fossi qui. Buon San Valentino!». 
Tira fuori dalla tasca un fazzoletto rosso, si asciuga la lacrima e poi lo passa sulla foto di Angela che si trova al centro di una croce di marmo. Ancora un sorriso, ancora un ultimo bacio prima di girarsi e tornare a casa con la consapevolezza che il vero amore è per sempre.

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