I rifiuti continuano a rivelarsi una ricchezza per l’uomo. Il Gruppo Hera, che opera nel settore raccolta e smaltimento rifiuti, sta studiando la produzione di un bio combustibile utilizzando rifiuti organici e fanghi della depurazione, attraverso una tecnologia brevettata da Eni. Nel Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l'Ambiente di Novara sono programmati dei test con campioni di rifiuti e fanghi forniti da Hera.
martedì 12 gennaio 2016
sabato 9 gennaio 2016
Lupo, attento all'uomo!
Addio lupo. Oltre 100 esemplari sono stati uccisi in Italia nel triennio 2013 - 2015 con veleno, lacci o armi da fuoco. È quanto emerge dai dati diffusi dal Parco Nazionale della Majella e Legambiente dopo la conclusione del progetto “Life Wolfnet”: il primo tentativo di conservazione e gestione coordinata del Lupo nell’Appennino che ha coinvolto territori di regioni come Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna, Calabria e Basilicata. Tra le azioni, il rilancio delle attività dei “R.I.S dei lupi”: squadre di specialisti (biologi, veterinari e forestali) in grado di analizzare i casi di decesso di lupi, per individuarne cause e raccogliere più elementi volti ad accertare i colpevoli e mettere in campo le necessarie azioni di contrasto.
giovedì 1 ottobre 2015
Petrolini. Bravo! Grazie!
Pomposa e diversamente intelligente la nuova classe dirigente si scambia i complimenti sui social network. Individui banali che fanno di ogni semplice atto un evento straordinario di cui prendersi i meriti scambiando fusa e “mi piace” a iosa. “Ho preso il mezzo privato per fare la spesa anziché l’auto blu del ministero con relativa scorta perché sono contro i privilegi della casta”, scrive per esempio il politico di turno. Non fa in tempo a pubblicare la frase che subito gli arriva un “bravo” e lui risponde istantaneo “grazie” come nella scenetta dell’indimenticabile Petrolini.
lunedì 28 settembre 2015
La politica del verminaio
Si guarda con fiducia al contributo che possono dare i giovani al rinnovamento della politica italiana. Non è tutto oro quello che luccica. Quasi sempre molti di loro sono entrati in un partito per cambiare il mondo ma sono finiti solo a ingrassare il verminaio. L’età non c’entra. La politica è cosa buona solo se fatta con spirito di servizio verso la comunità e tanta voglia di imparare.
mercoledì 9 settembre 2015
Più ceffoni per tutti
In strada incontro il solito politico tronfio con la consorte appiccicata al fianco e borsa di Louis Vuitton bene in vista. Si fermano e dopo i consueti convenevoli iniziamo a parlare dei giovani e di quanto sia importante il loro contributo diretto per avviare il necessario cambiamento senza negare l’aiuto delle persone con esperienza e attraverso adeguata formazione. Lui sostiene che l’unico modo per metterli sulla retta via consista nel ricorrere a un paio di schiaffoni e a calci ben assestati, altro che formazione. Poi, con orgoglio racconta che lui da piccolo metteva le cose a posto in oratorio e a scuola con questo metodo. Mi chiede che cosa ne penso. Lo guado in faccia e gli rispondo: “Se davvero funzionasse, molti politici di oggi, giovani e anziani, dovrebbero iniziare a prendersi a sberle da soli”. Saluto e vado via.
martedì 11 agosto 2015
In libreria Un Papà nel Pallone
È in libreria “Un Papà nel Pallone - Terapia per sopravvivere nel mondo del calcio giovanile” scritto dal giornalista Danilo Lenzo ed edito da La Memoria del Mondo. Si tratta di un progetto di alta valenza educativa e formativa che in chiave ironica descrive il mondo del calcio giovanile che in ogni comune italiano coinvolge migliaia di ragazzi e genitori. Il libro nasce dal blog omonimo http://unpapanelpallone.blogspot.it
Si raccontano le vicende di Greg, un intellettuale il cui figlio ha deciso di giocare a pallone, catapultandolo, suo malgrado, nel mondo del calcio giovanile. Attraverso questo personaggio di fantasia l’autore illustra aspetti positivi e negativi dello sport più amato dagli italiani.
Greg per “disintossicarsi” e condividere le sue esperienze ha scelto la terapia di gruppo. A ogni seduta i partecipanti sono seduti a cerchio in modo da potersi guardare diritto in faccia. Quando è il suo turno, si alza, schiarisce timidamente la voce, si presenta e poi racconta qualche episodio della sua vita di “papà nel pallone”.
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale (ma vero è il contesto che li produce!).
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