mercoledì 6 ottobre 2010

Il business della paura

Anche in Italia ci sono gli "imprenditori politici della paura", interessante definizione coniata dal filosofo Salvatore Veca per i politici che fanno business alimentando le peggiori inquietudini sociali. Non è scandaloso limitare la libertà di un individuo quando un altro valore o una necessità lo richiede. L'obbligo della cintura in auto è una limitazione della libertà ma necessaria per salvaguardare la propria incolumità. È invece scandaloso chiedere di barattare pezzi di libertà in cambio di sicurezza senza giustificazione alcuna. In questo caso si sfruttano la paura, la rabbia e l'ignoranza delle persone per ottenere consenso politico. La Lega Nord, analogamente ad altri movimenti xenofobi, è particolarmente abile nell'individuare e cavalcare le inquietudini che serpeggiano in profondità nella società moderna, nel portare a galla i lati più oscuri di ogni individuo, come la paura e il fastidio nei confronti del diverso, dello straniero, di tutto quello che non si conosce. Un fenomeno in crescita tanto che l'attore Antonio Albanese nella sua galleria di personaggi ha inserito anche il "Ministro della Paura". Occorre ragionare con freddezza, attivando il cervello e non la pancia per evitare di cadere nella sempre più larga rete degli imprenditori politici della paura.




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