martedì 12 ottobre 2010

Istantanea di gruppo con Suv

Anche prendere i bambini a scuola può trasformarsi in un momento utile per fotografare la società moderna. Nonni e genitori si accalcano rumorosi davanti all'uscita, altri si presentano in largo anticipo e approfittano dell'occasione per socializzare e in alcuni casi per mettersi in mostra. Ci sono mamme che arrivano vestite e truccate come se fossero a una sfilata di moda e con Suv così alti e ingombranti che per scendere dall'auto hanno dovuto fare un corso di paracadutismo. Ci sono i nonni con i parrucchini mossi da un poco cortese colpo di vento. Ci sono genitori con facce tristi e quelli con facce allegre. Ci sono facce di tutti i colori del mondo, facce strane e facce arrabbiate. Poi la campanella suona e come un fiume in piena escono i bambini: i figli di operai in cassa integrazione, i figli dei benestanti equosolidali che hanno scelto la scuola pubblica perché sono di sinistra, i figli dei mafiosi dal colletto bianco e dei criminali vecchio stampo dal colletto molto sporco, i figli degli stranieri, i figli di puttana e i figli di nessuno. Tutti insieme con allegria, ancora così ingenui da non cogliere le differenze, le sfumature.



1 commento:

  1. E meno male che non colgono le differenze. Per un po', per loro, le colpe dei padri non ricadono sui figli....ne avranno di tempo per scontare le pene dei loro genitori! Ora è giusto che siano bambini, che vivano da bambini e possano respirare infanzia, stupore, curiosità, gioia.
    Purtroppo il tempo passerà....e, forse, coglieranno le differenze e le sfumature, nella speranza che ne saranno consapevoli e che capiscono i motivi delle differenze per poi reagire per superarle (le differenze).

    RispondiElimina