È notte fonda. Mi giro e mi rigiro nel letto sospirando. Da sempre dormo poco, pochissimo. Penso alla vita e alle cose che ho fatto fino ad oggi, senza usare scorciatoie e rispettando fino in fondo le regole. Sono soddisfatto e sempre pronto a intraprendere nuove sfide. Penso al possibile significato personale di "Tutto l'amore che c'è”, il titolo di un bel film italiano. Mi giro e mi rigiro sospirando ma la risposta è immediata: per me è quel sentimento intenso, profondo e infinito che si prova per i propri figli, che riempiono di luce la vita e fanno battere forte il cuore per ogni loro sorriso e progresso. I figli, la vita e l'Italia. Penso a tutto l'amore che ho per una bimbetta che ogni mattina mi chiama e mi sveglia con una carezza. Penso a tutto l'amore che ho per un bambino caparbio, dal carattere forte, attento a scuola e nel campo di calcio. Non riesco a prendere sonno. Mi alzo e me li guardo i miei bambini mentre dormono e penso che sono un uomo semplice e fortunato.
Sai che anche a me a volte capita di vivere una giornata intensa a scuola e poi, la sera, di non riuscire ad addormentarmi perchè continuano a scorrere nella mente le immagini degli sguardi, delle parole... oppure penso a mia figlia, che ormai è donna, penso a quanto siamo sempre state unite e non riesco ad immaginare un'altra possibilità, la mia vita senza di lei. Io mi sento fortunata per tutto quello che ho ricevuto e ricevo...
RispondiElimina