mercoledì 30 ottobre 2013

Il Vino della Pace

Arte e vino, un connubio possibile. Lo dimostra il successo della singolare iniziativa della Cantina Produttori Cormòns, in provincia di Gorizia, ottenuto con il suo “Vino della Pace”, frutto della vendemmia della “Vigna del Mondo” (un vigneto sperimentale messo a dimora nel 1983, in cui sono piantati circa 850 tipi di vitigni diversi provenienti dalle zone viticole più importanti della terra). Dalle botti, mesi dopo la vendemmia, esce un vino forte e moderatamente secco, con un retrogusto di vaniglia e vagamente moscato, con un profumo che ricorda le sue origini cosmopolite, come se contenesse i fiori appena sbocciati nelle primavere di tutti i continenti. Ogni anno questa azienda produce circa 6.500 bottiglie le cui etichette (tre diverse ogni anno) vengono dipinte dal 1985 (prima vendemmia) da tre importanti artisti di fama internazionale. Ogni etichetta riporta poi i versi di poeti e cantori dedicati a questo vino. Enrico Baj, grande artista recentemente scomparso, considerava il Vino della Pace una sua creatura prediletta, tanto che fu il primo ad aderire all'iniziativa della Cantina Produttori Cormòns, che mirava a fare di questo vino il simbolo stesso dell’armonia tra mondi e mentalità diverse. Dal 1985 a oggi molti artisti di fama internazionale si sono interessati alle etichette del Vino della Pace, che con il tempo sono diventate una rarità per collezionisti.

domenica 27 ottobre 2013

Italiani ed emergenza immigrazione

L’Europa ha il dovere di affrontare l’emergenza immigrazione. È quanto sostiene il 62% del campione standard di 1000 cittadini italiani intervistato da IPR Marketing, che ha effettuato un sondaggio per la Fondazione Franco Verga C.O.I., in occasione del 50° anniversario della sua costituzione. 
È un’associazione milanese di Promozione Sociale che lavora per l’integrazione sociale di migranti e rifugiati.
Interessanti anche gli altri dati del sondaggio. Un terzo del campione crede che vada mantenuto il reato d’immigrazione clandestina. Il 19% degli intervistati prende una posizione molto netta: la norma va eliminata. Per il 44% invece andrebbe semplicemente rivista distinguendo chi scappa da una guerra e chi invece prova a entrare in Italia per cercare lavoro. Il 33% è invece convinto che la legge va mantenuta senza modifiche perché "L'Italia non può accogliere tutti". 

mercoledì 16 ottobre 2013

Aria cattiva in Europa

C’è aria viziata in Europa. È quanto emerge dall'ultimo rapporto sulla qualità dell’aria pubblicato dall'Agenzia europea per l'ambiente (AEA), in cui si legge che circa il 90% delle persone che vive nelle città dell'Unione europea (UE) è esposto a livelli d’inquinanti atmosferici ritenuti nocivi per la salute dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Il problema dell’inquinamento atmosferico persiste in molte aree, nonostante la riduzione delle emissioni e delle concentrazioni di alcuni inquinanti in atmosfera osservata negli ultimi decenni. Il particolato e l'ozono troposferico sono le due principali sostanze inquinanti che continuano a causare problemi respiratori, malattie cardiovascolari e una minore aspettativa di vita. A produrre le emissioni nocive concorrono il traffico, l'industria, l'agricoltura e le abitazioni. In Europa sul fronte dell'ozono spicca in negativo Padova, con 104 giorni di superamenti nel 2011, seguita da Pavia, Reggio Emilia, Treviso, Parma, Verona e Varese. In generale l’Italia ha valori di ozono oltre tre volte più elevati rispetto alla soglia limite.

lunedì 7 ottobre 2013

Quello che si tocca il pacco

Milano - Oggi la palestra è quasi deserta. Prima di iniziare l’allenamento infilo le cuffie e alzo il volume al massimo. Partono le note di “Smell like teen spirit” dei Nirvana. Sudo, elimino le tossine cattive e mi rilasso. In un angolo della sala vedo due signore anziane, super truccate, con coloratissime tute ginniche, collane e braccialetti d’oro in bella evidenza. Fanno esercizi e parlottano tra loro. Mi chiedo perché si combinino così, ma è meglio fregarsene tanto non è importante saperlo. Dopo circa un’ora termino e vado diritto nello spogliatoio. Dentro ci sono altri due uomini che si stanno cambiando e ridendo parlano di calcio, donne e impegni serali.