Il cancello della scuola è chiuso. Arrivano i bambini ed è subito ressa. Si accalcano contro le inferriate e urlano. Ognuno di loro vuole entrare per primo, superare gli altri, partire come un fulmine appena la bidella all'orario stabilito aprirà. Un alunno di quinta, alto e ben piazzato, si fa strada a forza di spintoni. È giunto davanti al cancello ma trova un ultimo ostacolo da superare. È una bambina che ha occhi azzurri come il cielo in una giornata di sole. La prende per una spalla e la spinge con forza. Lei cade a terra, si rialza saltando come un gatto e si avventa contro l'aggressore. Tutto si svolge in un attimo. Pim, pum e pam. La bimba gli piazza prima un pugno in un occhio e a seguire due rumorosi schiaffoni. Il bambino barcolla sbalordito, inizia a piangere a dirotto e poi corre tra le sicure braccia della sua mamma. La bimba torna al suo posto. La bidella apre il cancello e lei entra per prima. Ha un sorriso beffardo disegnato sul volto, bellissimo.