martedì 17 agosto 2010

L'estate della politica decaduta

Sta finendo l'estate più bastarda di sempre. La politica ha toccato il fondo dando pieno sfogo ai propri istinti più violenti, volgari e illiberali. Con dossier creati all'abbisogna per denigrare, distruggere, cancellare chi non è allineato. Regna un clima di odio tale che se fosse possibile i nemici verrebbero affogati nel loro stesso sangue. Bisogna anche stare molto attenti a criticare, fare satira, denunciare le malefatte, a resistere alle pressioni. Si rischiano con estrema semplicità ritorsioni e minacce più o meno dirette e pesanti. Nella saga cinematografica del Padrino, un manager che aveva rifiutato una raccomandazione si sveglia in un letto pieno di sangue. Sotto le lenzuola trova la testa mozzata del suo cavallo preferito. Un avvertimento in puro stile mafioso, un modo di agire di cui oggi sembra appropriarsi anche parte della politica italiana. Non si è ancora arrivati a tanto, ma la meta è dietro l’angolo. Il futuro degli italiani è gestito da una classe dirigente che in prevalenza sembra contaminata da massoni, furbetti, malfattori e mafiosi. Gente diversamente onesta che dovrebbe essere in galera. La democrazia in Italia è in grave pericolo. I problemi veri dei cittadini sono rimasti e rimarranno ancora in secondo piano. Serve una cura con anticorpi resistenti e democratici.



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