La storia del "grillo espiatorio" non mi piace. Non è possibile giustificare l'ultimo tracollo elettorale del Partito democratico puntando il dito contro Beppe Grillo e il suo Movimento 5 Stelle. È un'uscita miope, poco credibile. Non serve a nascondere il grave problema di fondo: i mega dirigenti del partito non hanno ancora trovato il modo di vincere, la formula giusta per parlare al cuore e alla testa delle persone che continuano a non fidarsi del centrosinistra, soprattutto nelle Regioni del Nord. Tutto questo accade mentre a livello locale ci sono amministratori democratici nuovi, capaci di usare linguaggi diversi e farsi capire dalla gente, di avanzare proposte innovative e concrete. Amministratori che ottengono consensi, ma restano ancora una minoranza soffocata anche perché temuta da chi non vuole mollare la poltrona. Un dato è certo: nonostante tutto, Silvio Berlusconi ha vinto le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010. Se ne prenda atto senza tentare di schiacciare il grillo, che tra l’altro nella bella favola di Pinocchio rappresentava la propria coscienza critica.
Parole sante!
RispondiEliminaMarco
Sottoscrivo ogni singola sillaba...
RispondiEliminaCiao
Fabio Prina