In campo dovrebbero scendere i "migliori" per tentare di rilanciare il Paese. Non è così, anzi sta accadendo il contrario. Occorre reagire insieme e in fretta partendo dal 150° compleanno dell'Unità d’Italia. È una grande occasione. Basta sconti a chi ha deciso di rovinare la festa, basta sconti ai nazisti in camicia verde che continuano indisturbati a oltraggiare il tricolore e la Patria, arrivando perfino ad abbandonare le sedi istituzionali durante l'esecuzione dell'Inno di Mameli. Questi traditori non possono restare impuniti. Urgono le dimissioni da ogni incarico istituzionale, pubblico. Si attende una presa di posizione chiara e forte dalle autorità competenti, dalle forze democratiche che sono ancora la maggioranza in questo Paese.
Il consigliere regionale lombardo, Romano La Russa (PdL), fratello del più noto ministro Ignazio, ha espresso totale disprezzo contro i consiglieri leghisti che si sono rifiutati di entrare in aula durante l'esecuzione dell'inno nazionale e ha dichiarato che "chi non rende onore alla propria bandiera, al proprio inno e alla Patria non può che essere definito vigliacco e la sua esistenza meschina". Affermazioni cariche di emozioni forti e condivisibili, ma l'uomo avrebbe anche potuto evitare di stringere alleanze politiche con i nemici della Patria che oggi attacca duramente.
È stato completamente perso il senso della misura. Ci sono individui meschini che si stanno approfittando di questa fase critica nazionale e mondiale, per curare i loro sporchi interessi di piccoli bottegai di provincia.
È necessario rompere il muro dell'indifferenza, reagire duramente contro un'esigua minoranza fanatica e cafona che sta facendo del male alla giovane Italia, distruggendo ogni giorno un pezzo della Costituzione. Salvare il futuro delle nuove generazioni è ancora possibile. Nonostante, tutto. Buon compleanno, Italia.
Nessun commento:
Posta un commento