Bruxelles - Un milione di cittadini europei ha sottoscritto l'iniziativa popolare per chiedere all'Ue di proporre una normativa che sancisca il diritto universale all'acqua potabile e respinga l'idea di privatizzare la gestione delle risorse idriche. Lo strumento democratico dell'ECI (European Citizens Iniziative), introdotto con il Trattato di Lisbona, consente ad un milione di cittadini europei di prendere direttamente parte all'elaborazione delle politiche dell’UE, chiedendo alla Commissione europea di presentare una proposta legislativa su determinati temi come quello di favorire l’accesso all'acqua per tutti. ''L'acqua è fonte di vita, un diritto universale. Adesso la Commissione deve fare propria la proposta per assicurare l'accesso all'acqua per tutti e il Parlamento Ue deve sostenerla'', ha affermato Monica Frassoni, sostenitrice dell'iniziativa, presidente dei Verdi europei e capolista in Lombardia per il Senato per Sel. Soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente della Commissione Ue, Maros Sefcovic, che ha la responsabilità di accogliere le richieste di iniziativa popolare. Gli organizzatori hanno deciso di proseguire la raccolta per arrivare a due milioni entro settembre per compensare le firme potenzialmente non valide. Una volta presentata l'iniziativa, la Commissione europea avrà tre mesi per esaminarla e decidere quali provvedimenti adottare.
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