Il giornalismo italiano versa in gravi condizioni di salute. Categoria debole nelle mani del potere, con alcuni rampanti esponenti che, nella riuscita veste di bugiardini, hanno fatto del conflitto di interesse un punto cardine della propria attività professionale.
Le regole deontologiche e le norme sono un optional obsoleto.
Ma c'è una sola regola che in Italia è rispettata in tutti i giornali perché oggi più di ieri rispecchia i valori di riferimento della società.
È la regola che serve, se utilizzata bene, a fare vendere più copie, ad attirare l'attenzione dei lettori, a stimolare i più profondi istinti primordiali.
È la regola delle cinque S (esse), cui una volta si faceva riferimento esclusivamente per la costruzione della prima pagina.
Una copertina funziona di più se richiama le cinque S tanto care all'italiano medio che corrispondono a Sesso, Sangue, Sport, Spettacolo e Soldi. Oggi questa regola è sovrautilizzata quasi per tutte le pagine che, infatti, abbondano di gossip, gnocche seminude e tanti fatti di sangue.
L'importante non è colpire il cervello del lettore, sempre più carente di neuroni, bensì la sua pancia, i suoi bassi istinti per provocargli delle magiche tempeste ormonali soprattutto con due delle cinque S, Sangue e Sesso. Violenza e libido. Una vita da SS. Buona lettura a tutti.
ho già scritto una volta su facebook, che i 90% di giornalisti attuali gli farei ripetere gli esami di stato.
RispondiEliminail 10% restanti li capisco perchè il lettore attuale è pigro e superficiale, a caccia solo delle 5s.
condivido pienamente
buon lavoro, danilo