Se lo conosci lo eviti. Ci vuole molta pazienza per sopportare un radical chic che gioca a fare il rivoluzionario. Un simile esemplare è possibile riconoscerlo per diversi comportamenti distintivi.
Nei primi cinque minuti di una conversazione con un estraneo si dichiara spontaneamente di sinistra ma poi chiede allo sfortunato interlocutore (più o meno direttamente) in ordine: titolo di studio, attività lavorativa svolta, a quanto ammonta il conto in banca, proprietà immobiliari, quartiere di residenza.
Alla fine della verifica se l'interlocutore ha una migliore posizione sociale il radical chic gli porta rispetto e lo tratta benissimo, in caso contrario ai suoi occhi scade immediatamente al rango della fantozziana merdaccia.
Altro fastidioso elemento distintivo sono le citazioni, ne infila mediamente una ogni due tre parole per fare capire a chi gli sta vicino che è una persona colta.
Veste in maniera apparentemente trasandata, ma il look è curato nei minimi particolari. È in prima fila nelle manifestazioni, ostenta posizioni anticonformiste e radicali e almeno a parole si batte per garantire un mondo più equo e solidale per tutti. Questo rivoluzionario è spesso benestante, viziato, borghese e molto ipocrita. Ha più punti in comune con chi è al potere che con la gente della strada che fatica ad arrivare alla fine del mese.
Cercavo nella rappresentazione una figura isolata e invece mi sono accorto che è una bella fotografia di gruppo.
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