Il cemento salverà l'economia. Grandi infrastrutture ed espansione edilizia senza limiti sono la soluzione a tutti i problemi. In ogni borgo d'Italia opera una cricca nota come "la banda del cemento" che vuole costruire ad ogni costo. Non ha importanza se spesso si tratta di interventi inutili e di enorme impatto ambientale.
La parola d'ordine è costruire, formalmente per rimettere in moto l'economia. Nessuno fermerà il progresso. I componenti della banda, più o meno potenti, più o meno opportunisti, più o meno minacciosi, per lavarsi la coscienza periodicamente promuovono qualche provvedimento ambientalista e ricorrono a parole e frasi ad effetto come: biologico, cultura ecosostenibile, energie alternative, acquisto solidale e consumo di prodotti locali a km zero. Ma dietro le quinte si danno da fare soltanto per cementificare il Paese.
Il cemento è sacro, genera affari così succulenti da tenere unita, dal centro alle periferie, una cricca multiforme fatta di post fascisti, secessionisti in salsa verde, post comunisti, santi uomini, dinosauri post democristiani, salta fosso, colletti bianchi senza anima e socialisti non pentiti. Il cemento è vita, fede, libertà, ricchezza e futuro.
Migliaia di aziende continuano a chiudere i cancelli, a mettere in cassa integrazione i lavoratori. A chi serve la politica del cemento? Qual è il vantaggio? Chi ci guadagna? Non fate troppe domande altrimenti, come spesso accade dalle Alpi allo Stretto di Messina, potreste correre il rischio di sparire. Non guardate. Non parlate. Non ascoltate. Altrimenti una colata di cemento vi seppellirà.
questo lo condivido pienamente
RispondiElimina