mercoledì 13 ottobre 2010

La tempesta imperfetta

Una robusta linea di sangue lega il Nord al Sud. È stato seminato troppo odio e adesso sta arrivando la tempesta imperfetta. Imperfetta perché colpirà tutti, indistintamente buoni e cattivi. L'Italia sta per esplodere. Si salvi chi può. La società è in piena crisi economica, morale e anche di identità.
Non è vero che la gente è rimasta indifferente davanti al decadimento. Ha solo fatto la cosa peggiore che potesse fare, cioè rimane immobile e zitta attaccandosi alle proprie piccole e futili certezze materiali. Forse è accaduto anche a causa dei mezzi di distrazione di massa che hanno propinato un'immagine assai distorta del Paese, nascondendo i problemi reali e soprattutto l'incapacità della peggiore classe dirigente della storia italiana.
La gente ha così iniziato ad accumulare quantità smisurate di rabbia, odio e frustrazione. Sta scoprendo di essere diventata povera, di vivere in un Paese non normale e in forte declino. Ha capito di avere meno diritti rispetto al passato, di essere stata schiacciata dal presente e, quindi, di non avere più un futuro. E adesso la rabbia viene fuori a ogni minima occasione, violenta ed eccessiva come lo sbruffo di una pentola a pressione.
Ogni pretesto è buono per sfogarsi, per colpire e addirittura uccidere il prossimo, il primo che capita. Addio italiani, brava gente. A Milano un ragazzo italiano di 19 anni, originario del Burkina Faso, viene ucciso a sprangate da due commercianti perché accusato di avere rubato dei biscotti. A Roma un'infermiera di origine romena di 32 anni entra in coma per essere stata colpita con un pugno in seguito ad una banale lite in metropolitana. A Milano una filippina di 41 anni muore massacrata da una scarica di pugni di un uomo di 25 anni "arrabbiato" perché lasciato dalla fidanzata.
A Roma una minorenne in gita scolastica urta accidentalmente un passante che la picchia selvaggiamente e la manda in ospedale. A Milano un tassista finisce in coma dopo essere stato picchiato a sangue da più persone per avere investito un cane. A Roma una ragazza di 23 anni muore perché in seguito ad una lite in metropolitana una donna le infila in un occhio la punta di un ombrello che raggiunge la scatola cranica.
Questi sono soltanto una minima parte degli episodi di violenza gratuita ed eccessiva che stanno aumentando in strada ma anche tra le mura domestiche.
La tempesta imperfetta sta arrivando. Il rischio, percependone i primi segnali, è che a pagare siano soprattutto e ancora gli onesti, gli innocenti e i più deboli.



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