lunedì 6 dicembre 2010

La letterina al Babbo

Caro Babbo Natale,
non sono sicuro della tua esistenza ma ho appena bevuto un caffè indiano al guaranà e mi sento un tantino strano. Sono un uomo semplice cresciuto nella borgata Santa Lucia di una città di mare, formato dai francescani e in scuole dove insegnavano il rispetto del tricolore e della Costituzione italiana. Non posso scrivere di essere stato sempre bravo, ma in qualche modo ho fatto la mia piccolissima parte per difendere questo Paese che amo e di cui sono orgoglioso. Pertanto, ti chiedo un regalo speciale per tutti gli italiani, ti chiedo di fare trovare sotto l'albero una classe dirigente, nuova e capace: di affrontare le sfide globali per un domani migliore; di formare un governo nazionale che torni a occuparsi del bene comune e non degli interessi della cricca; di investire in ricerca e sviluppo per rendere sempre più competitive le nostre aziende; di garantire una scuola di qualità e pubblica; di ottenere sviluppo e ricchezza per tutti senza compromettere l'ambiente; di usare e promuovere le nuove tecnologie e il web 2.0; di salvaguardare la storia e le tradizioni dei meravigliosi borghi italici; di promuovere la cultura della solidarietà. Regala agli italiani una classe dirigente onestà, brillante e democratica che abbia incisi nel cuore e nella testa i valori della Costituzione Italiana. Ti ringrazio per quello che potrai fare e ti aspetterò la notte di Natale per offrirti una tazza calda di questo strano caffè al guaranà. A presto


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