È spontaneo chiedersi quale caratteristica determinante abbia permesso alcune fulminanti carriere politiche al femminile. Da zero in Parlamento o in Consiglio regionale in 10 secondi, un salto sociale eccezionale da fare invidia perfino a wonder woman. Eppure dalle note biografie di alcune elette non emergono qualità ed esperienze particolari, anche se le foto sembrano estratte dal book di qualche modella. Esiste, comunque, un elemento decisivo, un comune denominatore tra le elette digiune di cultura politica, amministrativa e civica. Tutte, ma proprie tutte, hanno intrapreso con successo questo percorso con la foga. È stata la loro foga a fare la differenza, a catturare l'attenzione di chi nel partito di riferimento prepara le liste e decide chi fare eleggere (anche questo fondamentale diritto democratico è stato sottratto al popolo). Le future generazioni di ragazze se vorranno fare carriera in politica dovranno farsene una ragione e tirare fuori tutta la loro foga. Dovranno dire addio a timidezze, blocchi psicologici e valori. Altro che festa delle donne e parità dei sessi. Le italiane non sono costrette a portare il burqa, ma di fatto sono ancora schiacciate e umiliate sotto il velo pesante del maschilismo.
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