lunedì 14 gennaio 2013

È la nostra classe politica, bellezza!


In questo periodo di elezioni al cittadino arrivano tante telefonate, riscopre vecchi contatti e amici che non sapeva di avere. I candidati gli prospettano perfino delle interessanti opportunità di lavoro secondo criteri di meritocrazia e gli sorridono beatamente. Se non avesse un minimo di esperienza dei politici nostrani, pover’uomo rischierebbe di pensare di essere diventato quasi indispensabile. Chissà perché questi personaggi, dopo aver occupato l’ambita poltrona, cancellano il suo numero di telefono e spariscono per poi tornare a farsi vivi alle successive elezioni. Nel frattempo anche i lavori "prospettati" vengono occupati dagli amici degli amici, dai parenti fino alla settima generazione e dalle immancabili amanti. La famiglia, in effetti, è molto importante in Italia. Gli eletti diventano improvvisamente indisponibili, irraggiungibili, entità astratte. Bisogna capire che questi timorati dal Signore hanno tanti impegni da seguire come onorevoli rappresentanti delle istituzioni. Dopo le elezioni per parlare con loro un cittadino normale deve, nella migliore delle ipotesi, prenotarsi con qualche mese di anticipo. È questa la nostra classe politica, bellezza!


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