domenica 27 gennaio 2013

Elezioni, un giorno dopo l'altro


Passano gli anni. I bimbi crescono e le mamme imbiancano. Ci sono partiti che muoiono e altri che vedono la luce per la prima volta ma ogni tornata elettorale, nei cartelloni elettorali troneggiano sempre le stesse facce di maiale. Soliti slogan, identiche false promesse. Un giorno dopo l’altro e tutto è come prima, un passo dopo l’altro, la stessa vita. Passano gli anni, ma venti son lunghi, però quei politici ne hanno fatta di strada, ma non si dimenticano la loro prima  casa, ora con i soldi degli amici degli amici possono comperarla, ci tornano e trovano le escort, fanno business su business tra catrame e cemento. Là dove c’era la democrazia ora c’è un grande bordello, e quella costituzione in mezzo al caos ormai dove sarà. E gli italiani cercano quell'avvenire che avevano sognato ma i sogni sono ancora sogni e l'avvenire è ormai quasi passato. Un giorno dopo l'altro la vita se ne va e la rassegnazione  ormai è un’abitudine. 


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