Prima o poi doveva accadere. La verità viene sempre a galla. Il Natale si avvicina. A sentire di più lo spirito della festa sono come sempre i bambini.
È iniziato il conto alla rovescia per i giorni da trascorrere insieme in armonia, senza impegni di lavoro mettendo da parte anche se momentaneamente le preoccupazioni giornaliere. La famiglia ritrova la sua naturale dimensione. Alberi, presepi e luci colorate riempiono le case e i bimbi hanno già compilato la lista dei regali da consegnare a Babbo Natale.
I tempi sono cambiati. Qualcuno ancora ci crede ma i piccoli sono più svegli di un tempo e sempre con maggiore anticipo scoprono la verità.
In questi giorni ho visto particolarmente pensieroso il più grande dei miei figli e gli ho chiesto cosa avesse. Lui ha riposto: “Qual è la verità su Babbo Natale? Esiste? È lui che viene la notte della vigilia a portarci i regali?”. I bambini hanno il diritto di sognare, di credere nelle cose belle ma ho capito subito che la sua è stata una domanda retorica.
Gli ho spiegato che Babbo Natale è una figura importante per molti popoli, un simbolo della tradizione natalizia ma non esiste. E lui subito: “Ho scoperto il grande segreto. Siete voi genitori che comprate i regali e li mettete sotto l’albero. I compagni di classe me lo dicono dallo scorso anno ma finora ho ribattuto mostrando loro la prova dell’esistenza di Babbo Natale”.
Ho chiesto a quale prova si riferisse e mio figlio: “In passato ho fatto la stessa domanda. E tu papà hai detto che mi avresti dimostrato l’esistenza di Babbo Natale, lasciando la finestra della sala aperta per farlo entrare e poi fotografarlo di nascosto. Ho ancora quella foto che ho mostrato ai compagni. Si vede chiaramente che Babbo Natale entra dalla finestra con un pacco pieno di regali. Chi era? Un tuo amico?”.
Gli ho rilevato sorridendo: “No! Ero io. Tua madre mi aveva truccato molto bene rendendomi irriconoscibile. Credere in queste cose è bello e tu non eri pronto per accettare la verità. Ti raccomando adesso mantieni il segreto con la tua sorellina. Non toglierle questa magia della vigilia che si ripete ogni anno”.
Mi ha guardato negli occhi rispondendo: “Certo! Non dirò nulla. Le darò la vecchia fotografia come prova”. Questo è quello che ha detto con la testa, ma sono sicuro che nel suo cuore c’é un po’ di amarezza, non tanto per la scoperta del segreto ma per la consapevolezza che sta diventando grande. Ogni giorno scoprirà qualche nuova verità, le tante cose belle e brutte, buone e cattive della vita.
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