L’italiano è mafioso dentro. Non è patrimonio esclusivo delle genti del Sud. Non bisogna per forza avere le mani insanguinate, nascere a Palermo o essere parte attiva di una rete criminale per essere un mafioso. Basta manifestare quotidianamente un comportamento negativo che ruota attorno a parole, come: raccomandazione, immoralità, corruzione, nepotismo, prepotenza, ignoranza, ipocrisia. Dal Nord al Sud cambiano soltanto gli accenti ma la mafiosità è il denominatore comune.
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