venerdì 1 marzo 2013

Traffico, inquinamento e costi


Chi inquina di più deve pagare di più. Con questo spirito a livello europeo si vorrebbero rivedere al rialzo e diversificare i pedaggi stradali per gli automezzi pesanti, che incidono pesantemente sulla qualità dell’aria. In Europa l'inquinamento atmosferico causa 3 milioni di giorni di assenza per malattia e 350000 morti premature. Secondo uno studio dell'AEA (Agenzia Europea dell’Ambiente) la cattiva qualità dell’aria si traduce anche in costi. In particolare, solo le spese derivanti dall'inquinamento atmosferico causato dagli automezzi pesanti negli Stati membri ammontano a circa 44 miliardi di euro all'anno. Una direttiva europea stabilisce il modo in cui gli Stati membri dell'UE potrebbero incorporare i costi sanitari derivanti dall'inquinamento atmosferico in una struttura di pedaggio per grandi strade e autostrade. Le entrate derivanti da tali progetti dovrebbero essere investite in trasporti sostenibili. Il gasolio, utilizzato dalla quasi totalità degli automezzi pesanti, provoca più inquinamento atmosferico per chilometro rispetto ad altri carburanti come la benzina. Le relative emissioni di scarico sono state recentemente etichettate come cancerogene dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. L'inquinamento dei trasporti su strada in Italia costa caro in termini di salute: 15,5 miliardi di euro complessivi, di cui 7,2 miliardi prodotti derivanti dai mezzi pesanti. Su 33 città esaminate, Milano è terza in classifica dopo Zurigo e Bucarest per costo dell'impatto dei camion per km: 0,107 euro per i mezzi Euro III e 0,064 euro per i mezzi Euro IV. Gli Stati membri dell'UE devono riferire alla Commissione entro il prossimo ottobre di il modo in cui intendono realizzare il pedaggio stradale. L'applicazione dei diritti di utenza stradale dipende da una decisione dei singoli Paesi.

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