Basta con le teorie del complotto, i poteri forti e l'invasione degli alieni. Si evitino le polemiche di distrazione di massa. Il governo di “destra - centro - sinistra” deve iniziare a dare risposte concrete agli italiani per uscire dalla crisi. La politica degli annunci, del faremo, dello stiamo lavorando per voi è deleteria. Parafrasando il comico romagnolo Paolo Cevoli, è tempo di "fatti non pugnette".
domenica 28 settembre 2014
Politici al voto per la Città Metropolitana
A Milano domenica 28 settembre si elegge il Consiglio Metropolitano. Cancellate le Province si procede con la formazione del nuovo organismo. La principale novità è che, oltre alle ventilate finalità di razionalizzazione e contenimento dei costi, per la prima volta nella storia italiana si tratta di “consultazione di secondo livello”, cioè i cittadini restano a casa perché votano solo sindaci e consiglieri dei comuni collegati. I politici fanno tutto da soli.
mercoledì 10 settembre 2014
In fondo è un meridionale
Il lavoro è semplice ma serve un muratore. Come dicono al Nord “a ciascuno il suo mestiere”. Ricordo che nella mia via abita un signore che opera nell'edilizia, ma non lo conosco e di certo non posso citofonare premendo un nome a caso del suo palazzo. Sono in strada e la fortuna mi aiuta perché incontro una signora molto anziana che esce dal suo portone. La fermo, mi presento e le chiedo: “Mi scusi, lei conosce il cognome del muratore che abita in questo palazzo, mi serve per un lavoro a casa che si trova al civico 13». La vecchietta mi guarda e con decisione: “So chi è lei e per questo le voglio dare un consiglio”. Ribatto: “In che senso?”. E lei: “Il muratore si chiama Giuffrida ma lo lasci perdere non lavora bene, in fondo è un meridionale”. Rimango un attimo interdetto e poi: “Che cosa significa? Lavora male a prescindere o per lei lavora male perché meridionale?”. La vecchia non ha dubbi: “Entrambe le cose. Lavora male ed è un meridionale”. Cerco di non perdere la pazienza, considerando l’età avanzata della signora e le faccio notare: “Non c’entra nulla se una persona è meridionale o meno, quello che conta è che sappia fare il suo lavoro. E poi anche io sono un meridionale”. Lei senza battere ciglio mi dice “Ma lei è un giornalista!” e lentamente si allontana aiutandosi con il bastone.
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mercoledì 3 settembre 2014
Quella che ho due lauree
La sala è ancora piena. La conferenza è terminata. L’ennesimo incontro su Milano Expo 2015, la manifestazione universale che in teoria dovrebbe favorire la ripresa economia in primis della Lombardia. Si formano i soliti capannelli di persone per commentare le relazioni. Sono stanco e deluso. Niente di nuovo: i soliti discorsi generali e ottimistici legati all'evento. Resto in disparte per rimettere a posto le mie cose. Si avvicina una donna di età indefinita che con voce stridula si presenta: “Ciao, sono Elena, ho due lauree e un master alla Bocconi”. Le stringo la mano ma resto in silenzio e un po’ interdetto perché non capisco il senso di quello che ha appena detto. Nessuno le ha chiesto il titolo di studio e generalmente risulta un’uscita infelice. Le rispondo presentandomi: “Sono un giornalista. Ho seguito la conferenza e adesso devo andare subito a scrivere il pezzo”. Lei: “Non ti fermi per il buffet e a curare le relazioni? Ci sono tante persone importanti in sala”. Resto ancora più perplesso di prima e le dico: “Bene! Allora buone relazioni, io devo lavorare”. E scappo via!
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