mercoledì 6 gennaio 2010

Il Pd e Tafazzi

Il Partito Democratico è sempre più tafazziano. Conduce una perversa politica masochistica soprattutto in occasione delle competizioni elettorali. La cosa importante per i democratici non è vincere ma disintegrarsi i genitali a bottigliate.
Tafazzi, il personaggio interpretato da Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, almeno aveva un rinforzo sulle parti intime indossato sopra una calzamaglia nera. Invece i tenaci dirigenti del Pd si colpiscono ripetutamente senza protezione, probabilmente per provare più piacere.
Il 28 e il 29 marzo 2010 si svolgeranno le elezioni regionali. Il Popolo delle Libertà, guidato da un leader in ascesa nei sondaggi, anche questa volta dorme sonni tranquilli. Mancano circa due mesi all'appuntamento ma i democratici continuano ad apparire agli elettori divisi su alleanze, candidature, strategie, praticamente su tutto. I giochi, in ogni caso, si dovranno chiudere entro il 10 febbraio, giorno di presentazione delle liste.
La strada per ottenere qualche vittoria significativa è in salita per il Pd, che si presenta alle elezioni regionali in drammatico ritardo. In queste condizioni può soltanto tentare di resistere al centrodestra, di ottenere una dignitosa percentuale di consensi.
Il partito oggi è soltanto una giocosa macchina da guerra trita - segretari, per il resto come uno studente svogliato tira a campare aspirando alla sufficienza, al vecchio 18 politico. Il Pd vivacchia e così trapassa dell'anno e di tutta vita il più bel fiore.










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