Le elezioni regionali del 28 e 29 marzo sono alle porte ed aumenta l'adrenalina dei politici impegnati in una corsa che, giorno dopo giorno, sprofonda sempre di più nel fango. L'appuntamento è una verifica della tenuta del Popolo della Libertà come forza di maggioranza, una tenue occasione di riscatto per il Partito Democratico. Il dato certo è che si tratta di elezioni avvelenate da scandali sessuali, episodi di corruzione, infiltrazioni mafiose e da violenti attacchi ai poteri costituzionali di garanzia e controllo. Molti politici, da destra a manca, non demordono e continuano imperterriti la loro campagna elettorale vicino agli intrighi, lontano dalla gente. Ci mancava solo il grottesco pasticcio delle liste per aumentare la tensione e rendere più evidente la scarsità di neuroni che caratterizza la casta. Personaggi tanto arroganti quanto incapaci, ma in fondo dei supereroi con la grande "forza del fare … danni!".
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